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cover ferrari

TEXT Teresa Favi

12 Maggio 2022

Ferrari 296 GTB, tutto quello che dove sapere sulla nuova Spider ibrida di Maranello

Prestazioni, stile, potenza: la Ferrari riprogetta il concetto di "berlinetta"

Il cavallino nero della Ferrari è tornato rampante anche nei circuiti di Formula 1, riportando ai vertici sportivi un simbolo che da sempre è sinonimo di stile, eleganza e potenza anche su strada. Una rinascita fatta di ricerca, innovazione, design e perseveranza, ma anche di lungimiranza: un percorso, quello del reparto corse della rossa di Maranello, che viene compiuto anche da chi lavora sulle vetture da strada. Ingegneri, meccanici e progettisti, fianco a fianco per portare nel presente auto che in realtà guardano al futuro ma traggono ispirazione dal passato.

The new 296 GTB Ferrari

La conferma arriva dalla 296 GTB, la più recente evoluzione del concetto di berlinetta sportiva a 2 posti a motore centrale-posteriore della Casa emiliana, una vettura che per la Ferrari rappresenta una sorta di rivoluzione, in quanto introduce come nuova motorizzazione un 6 cilindri 663 cv accoppiato a un motore elettrico in grado di erogare altri 167 cv. Un passo nell’attualità orientato al domani senza perdere di vista la tradizione nel mondo delle corse, strizzando anche un occhio alla intramontabile Dino, che montava l’ultimo motore V6 stradale, presentato 54 anni fa nella versione 246.

Al di là della presenza di un motore elettrico la modernità è esaltata anche dai sistemi di controllo dinamico, dal design sportivo e dalle dimensioni compatte, che a livello visivo riportano la memoria degli appassionati alla 250 LM del 1963. E per chi alla gioia degli occhi vuol abbinare anche il brivido della prestazione c’è l’Assetto Fiorano, valore aggiunto soprattutto in pista grazie a contenuti di riduzione di peso e modifiche aerodinamiche.

La 296 GTB si inserisce in modo orgoglioso e deciso nel segmento delle berlinette sport con scelte aerodinamiche radicali e innovative, che non hanno limitato la creatività nel design, anzi: proprio il motore centrale posteriore è stato la leva per i designer del Centro Stile Ferrari per ridefinire il concetto di berlinetta dotando la vettura di una linea compatta, moderna e originale.

The new 296 GTB Ferrari

Uno degli elementi più connotativi della 296 GTB è l’abitacolo che si distingue rispetto alle altre sportive Ferrari per la sua architettura a visiera. Una scelta già fatta su alcune vetture in edizione limitata come la J50 che qui invece si abbina a quella audace nella parte posteriore, col vano motore trasparente che mette in risalto il propulsore V6.

Un design che dall’esterno entra anche nell’abitacolo trasformandosi anche in raffinatezza, come si richiede ad un’auto che sfoggia il simbolo Ferrari. L’impatto visivo è quello di un cruscotto dall’anima assai sportiva, senza spettacolarizzazioni della strumentazione: una sobrietà minimalista che fa intuire un rapporto chiaro tra i contenuti tecnologici e le forme.

The 296 GTS, a Spider version of the Berlinetta

La resa su strada è la somma di tutti gli ingredienti di una vera prelibatezza per gli amanti dei motori: l’erogazione del V6 cambia in base alla taratura scelta dell’eManettino, che ha quattro pulsanti a sfioramento direttamente sul volante. Si va dall’eDrive per la marcia elettrica all’Hybrid, ovvero alla modalità impostata all’avvio del motore, passando per Performance, col motore pronto a dare il massimo, e Qualify, con la Ferrari che fa scendere in pista tutti i suoi 830 CV.

In aggiunta c’è il selettore tradizionale, fisico sul volante, dal quale si possono impostare quattro soglie di intervento dell’elettronica più quella che esclude del tutto il controllo elettronico della stabilità. “Wet” garantisce sicurezza anche sui fondi più viscidi, “Sport” è la scelta più moderata mentra “Race” scatena la potenza senza però sbavature o rischi per chi guida.

The 296 GTB

Chi ha maestria, esperienza e controllo può scegliere la modalità CT Off, viaggiando con il controllo di trazione disabilitato: il guidatore è libero ma deve saper domare il cavallino rampante. La velocità massima della Ferrari 296 GTB è infatti fissata in 330 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 misurata in 2,9 secondi. 

Con questi numeri e questo assetto si potrebbe pensare ad una Casa appagata dalle prestazioni e dalla tecnologia ma in realtà non è così. Per quanto giovane la 296 GTB si prepara infatti ad accogliere in famiglia una “sorella”, la 296 GTS, ovvero la versione Spider della Berlinetta, dove all’adrenalina ed al piacere di guida del modello uscito nel 2021 si aggiunge l’emozione del viaggio con il vento tra i capelli grazie alla configurazione con il tetto rigido asportabile. Il motore sarà anche in questo caso il V6 3 litri ibrido plug-in.

GTB o GTS che sia la 296 si candida a vettura meritevole di finire nelle pagine più importanti del libro di storia iniziato da Enzo Ferrari quasi cento anni fa, sia per l’inconsueto motore a sei cilindri che per il design e la dotazione tecnologica, che segnano un passo in avanti nel già luminoso cammino delle vetture uscite dalle officine di Maranello.

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