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Lo spazio pop-up della Galleria Continua sarà aperto fino al 30 gennaio

text Francesca Lombardi
photo Adham Almalla
courtesy the artist and Galleria Continua

13 Dicembre 2021

Galleria Continua a Dubai

Anish Kapoor inaugura lo spazio pop-up di Galleria Continua

Galleria Continua inaugura il suo nuovo spazio espositivo all’interno di uno degli alberghi più belli al mondo, il super stellato Burj Al Arab Jumeirah, iconica ‘vela’ al largo della spiaggia privata più grande e esclusiva di Dubai. Un’ apertura importante con uno dei nomi più significativi del panorama artistico internazionale, Anish Kapoor legato alla Galleria da un rapporto che dura da più di 25 anni.

Dopo il vecchio Cinema Teatro di San Gimignano (sede storica della galleria, aperta nel 1990), l’ex fabbrica in stile Bauhaus a Pechino (2004), Les Moulins, i due antichi mulini nella campagna parigina (2007), il cinema nel quartiere cinese de L’Avana (2015), la sede brasiliana situata nel centro sportivo di Pacaembu di San Paolo (2020) e - più di recente - lo spazio all’interno dell’albergo romano The St. Regis (2020) e la sede poliedrica e multifunzionale aperta a gennaio scorso nel cuore di Parigi, Galleria Continua arriva a Dubai.

Anish Kapoor, Red satin e Black Mist 2019 acciaio inossidabile e lacca in opera unica

In realtà non si tratta di una prima volta: risale al 2008 la partecipazione della Galleria a ArtDubai, alla quale si affianca quella alla fiera di Abu Dhabi dal 2012. Come raccontano i tre fondatori della Galleria, Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo: “La rete di relazioni e le amicizie costruite in quest’arco di tempo sono l’humus che ha dato forma, senso e sostanza a questo nuovo progetto.

Viviamo l’apertura di una sede temporanea a Dubai non solo come un’opportunità per consolidare e approfondire il legame con gli Emirati Arabi Uniti, ma anche come un modo per contribuire, con le nostre energie e soprattutto con il linguaggio universale dell’arte, alla costruzione di dia- loghi e di scambi culturali tra i popoli. Crediamo che l’arte sia il territorio ideale per esprimersi, per stimolare e produrre cambiamenti, per crescere insieme nel rispetto delle differenze e nella consapevolezza che la multiculturalità significa arricchimenti per tutti”.

La mostra personale di Anish Kapoor a Burj Al Arab Jumeirah offre la possibilità di avere una panoramica su 30 anni di lavoro dell’artista e di vedere alcune importanti opere inedite, accanto ai suoi lavori iconici. Un percorso che si concentra soprattutto sull’uso della materia e del colore e che diventa una vera e propria esperienza dei sensi, perfetta per gli spazi sospesi e incredibili del’Hotel.

Inglese ma di origine indiana, Anish Kapoor nato nel 1954 a Bombay si trasferisce a Londra per studiare arte a soli 19 anni.

Anish Kapoor, Disco 2010 (alabastro in opera unica) Per accedere al Burj Al Arab Jumeirah è necessaria la registrazione: galleriacontinua.com/reservation-dubai

Lui stesso si descrive come “un pittore che è uno scultore, perché la scultura è presenza nel mondo”. Dall’intersezione delle due discipline nasce la sua arte, mezzo per andare ‘oltre’ guidati dall’illusione. Un concetto che appare chiarissimo nelle sue sculture di alabastro raramente esposte, dove Kapoor ha accuratamente rimosso una precisa sezione nel blocco di minerale quadrato. Giocando con la luce, i sensi e la percezione, le sue opere invitano lo spettatore a riflettere sul concetto di infinito e sui misteri del tempo sepolti nella forma e nella sostanza. Grazie alle qualità traslucide della materia, l’artista riesce a rafforzare il senso di passaggio dalla pittura alla scultura e dalla pittura alla dissoluzione aerea, per diventare finalmente luce. In generale i suoi lavori fanno perdere i punti di riferimento, spiazzano, destabilizzano, mantenendo comunque un alto potere di fascinazione pur nella loro valenza drammatica e a volte catastrofica. La mostra a Dubai racconta l’evoluzione del linguaggio dell’artista, pur rimando legato fin dagli esordi allo studio della materia e del colore. Le sue opere sono permanentemente esposte nelle più importanti collezioni e musei di tutto il mondo: dal Museum of Modern Art (MoMA) di New York alla Tate di Londra, alla Fondazione Prada di Milano, ai Musei Guggenheim di Venezia, Bilbao e Abu Dhabi. I suoi progetti pubblici monumentali includono: Cloud Gate (2004), Millennium Park, Chicago, Il linois; Leviathan (2011) esposto a Monumenta 2011, Parigi; Orbita (2012), Queen Elizabeth Olympic Park, Londra; Ark Nova, la prima sala da concerto gonfiabile al mondo creata per il Lucerne Festival, Giappone (2013-), Descension, (2014) recentemente installata al Brooklyn Bridge Park, New York, (2017) e HOWL (2020) esposto a Pinakothek der Moderne, Monaco di Baviera (2020–2021). Nell’aprile 2022 Anish Kapoor sarà il primo artista britannico ospite alle Gallerie dell’Accademia di Venezia con una importante personale.

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