Gianluca Laliscia, ambasciatore dell’endurance italiano nel mondo

Il campione mondiale di endurance a squadre parla dei suoi progetti tra sport e relazioni internazionali

“Mi sono innamorato dei cavalli a 8 anni quando mio padre me ne regalò uno per il mio compleanno chiedendomi di occuparmene totalmente. Oggi, dopo 46 anni da allora, in scuderia abbiamo più di trenta cavalli”. Chi parla è Gianluca Laliscia, campione mondiale di endurance a squadre, ambasciatore dell’endurance italiano nel mondo, in particolare quello Arabo. Un grande sportivo, ma anche un imprenditore. Manager di Sistema Eventi, con cui realizza manifestazioni a livello internazionale che ruotano attorno al mondo dell’ippica,è l’ideatore dell’Endurance Lifestyle, evento annuale di portata internazionale nel quale si intrecciano sport, business, networking e turismo, nato 15 anni fa per dare voce all'endurance equestre come motore di promozione delle eccellenze rappresentate dall'Italia e dalle sue peculiarità regionali.

Italia Endurance Stables & Academy che Gianluca Laliscia (in queste foto) ha fondato in Umbria, Italia

In Umbria ha fondato l’Italia Endurance Stables & Academy, un autentico paradiso immerso nella natura più pura, tutto dedicato ai purosangue arabi e agli sport equestri. Si trova ad Agello vicino Perugia e vanta ben due speciali indirizzi: via Emirati Arabi Uniti e Piazza Dubai. Un centro, tra i più grandi d'Europa, per garantire a cavalli, cavalieri e professionisti le migliori condizioni per seguire le proprie passioni e costruire su progetti di alto livello. La scuderia rappresenta una vera eccellenza, anche con l’Academy dedicata alla formazione, ma Italia Endurance è anche una location ideale per l'organizzazione di eventi e pubbliche relazioni, grazie ad un’atmosfera e agli spazi ispirati al mondo arabo, particolarmente adatti all'incontro di menti, esperienze e competenze. Tra le varie strutture è presente anche una speciale Majliss.

Quando è nata la sua passione per l’endurance?

La mia passione per l’endurance nasce nel 1988, l’anno in cui ho avuto l’opportunità di conoscere questa meravigliosa disciplina che esalta il trinomio uomo-natura-cavallo.

In cosa consiste?

E’ una maratona a cavallo sulla distanza di 160km che si svolge su diversi percorsi naturali particolarmente tecnici: deserti, parchi naturali, campagne meravigliose. L’attenzione al benessere del cavallo in questa disciplina è la priorità, tanto che gli animali vengono sottoposti a scrupolose visite veterinarie prima, durante e dopo la competizione in modo da monitorare tutti i parametri metabolici e fisici in maniera continua e costante.

Italia Endurance Stables & Academy è uno uno dei centri più grandi d'Europa che garantisce a cavalli, cavalieri e professionisti le migliori condizioni per per seguire le proprie passioni e costruire progetti di alto livello

L’endurance è conosciuto come lo Sport degli Sceicchi, è così?

Negli Emirati Arabi è considerato lo sport nazionale. È infatti lo sport praticato dalle maggiori Famiglie Reali dei Paesi del Golfo e grazie alla passione e alla dedizione di Sua Altezza lo Sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, questo sport ha visto negli anni un notevole incremento tanto da divenire oggi la seconda disciplina equestre al mondo per numero di praticanti.

Lei intrattiene con la famiglia reale Al Maktoum e in particolare con lo Sceicco Mohammed bin Rashid un'amicizia speciale da oltre vent'anni. Come vi siete conosciuti e che cosa può dirci di lui?

Ho conosciuto Sua Altezza Al Maktoum nel 1998, durante i campionati del mondo a Dubai. Di lui posso dire che è un uomo di grandi visioni e che il suo punto di vista è sempre orientato al futuro. E’ un autentico amante dei cavalli e devo ammettere che rappresenta anche per me un modello a cui mi ispiro continuamente. Oltre a un rapporto professionale, quello che ci lega è un rapporto di buona e sincera amicizia, basato anche sulla condivisione della passione per l’endurance.

Gianluca Laliscia con Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vicepresidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, e Sovrano di Dubai

Quali sono le più importanti iniziative sportive nate dalla vostra amicizia?

Sicuramente il risultato più interessante nato dalla nostra amicizia è stato la creazione dell’Endurance Lifestyle. La prima edizione e alcune delle seguenti si sono svolte in Umbria, due in Veneto, poi nelle Marche, in Sardegna e le ultime sette in Toscana. Ognuna di esse è stata l’occasione per favorire lo scambio culturale, il networking e la nascita di partnership tra il sistema Italia ed Emirati, valorizzando e promuovendo il territorio italiano nel suo concetto più ampio. La Famiglia Reale di Dubai, mi riferisco soprattutto allo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum e a suo figlio Hamdan, hanno sempre supportato i nostri eventi, partecipando anche in prima persona alle competizioni di endurance da noi organizzate.

Sarà orgoglioso del suo Endurance Lifestyle?

ll Sole 24 Ore lo ha definito un “ponte esclusivo per le relazioni tra Italia e Paesi del Golfo”. In effetti, l’Endurance Lifestyle è riuscito a promuovere l’Italia come insieme di valori e prodotti concretizzando sinergie di business internazionale su più fronti, sempre con la collaborazione e il supporto prezioso della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti di cui sono stato Board Member per diversi anni. Soprattutto in Toscana, a San Rossore di Pisa, le mie due aziende di supporto Sistemaeventi e Italia Endurance abbiamo organizzato i più importanti Campionati di endurance internazionali fin dal 2018. E nel 2021 abbiamo toccato il vertice, con l’organizzazione di un Campionato del Mondo - Longines FEI Endurance World Championship 2021 – che nonostante la piena pandemia ha raggiunto un successo da record, soprattutto per ciò che riguarda la comunicazione.

La scuderia rappresenta una vera e propria eccellenza con l'Accademia dedicata alla formazioneAtmosfera e spazi ispirati al mondo arabo rendono questo luogo particolarmente adatto all'incontro di menti, esperienze e competenze

Il volto della copertina di questo numero è Frankie Dettori: lo conosce da molto tempo?

Certo, conosco Frankie da molti anni. L’ultima volta ci siamo visti all’Ippodromo di Pisa a San Rossore in occasione del Premio Pisa. Mi viene in mente la sua battuta ironica, che in quell’occasione mi ha lanciato da buon sportivo a proposito della disciplina a cui ho dedicato la mia vita: “Caro Gianluca, per l’endurance è necessario un buon fondo schiena!”. Franckie scherzava ovviamente sul confronto tra una gara lunga 160 km appunto e una delle sue gare super veloci… È veramente un amico speciale e una grande persona.