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Annamaria Cammilli

text Virginia Mammoli

13 Dicembre 2021

Lo stile dei gioielli Cammilli

Il Ceo Riccardo Renai ci racconta la qualità, l'originalità e lo stile di queste piccole sculture da indossare

Una storia che parte da Firenze e che oggi è sinonimo di qualità, originalità e stile in tutto il mondo. Protagonisti Annamaria Cammilli e i suoi gioielli, unici per lavorazione e forme. Piccole e preziose sculture da indossare che nascono da una creatività squisitamente manuale e artigianale, e che dalla Toscana fanno il giro dei cinque continenti. Ce la siamo fatta raccontare da Riccardo Renai, figlio della fondatrice e Ceo del brand.

Riccardo Renai, CEO di Cammilli

La vostra è, prima di tutto, una tradizione di famiglia. Ci racconti come tutto è cominciato.

Annamaria Cammilli è il nome di mia madre che è anche pittrice e scultrice. È lei che ha fondato questo brand nel 1983, anche se la nostra famiglia era già nel settore con una tradizione che parte dal 1875. È negli anni Settanta che Annamaria decide di abbinare il suo genio artistico ai preziosi. Le sue tele diventano l’oro, i suoi colori saranno le pietre preziose. Cominciò con gioielli molto artistici, dedicati a un pubblico di nicchia, creazioni speciali e fuori dal comune che furono subito notate.

In quale periodo ha cominciato a guidare l’azienda di sua madre e quali cambiamenti significativi ha portato il suo arrivo?

Sono entrato in azienda molto giovane. Inizialmente mi sono dedicato alla parte commerciale, lavorando sullo sviluppo di alcuni mercati esteri. Nel 2002 c’è stata per me la possibilità di acquistare la proprietà dell’azienda e da quel momento ho potuto sviluppare una strategia che ritenevo più idonea per sviluppare il marchio. Volevo conservare uno stile originale e riconoscibile rendendolo però più adatto a un numero di clienti sempre maggiore. Un percorso che ha trasformato una realtà artigianale in una industriale, senza tradire la spinta originaria che è rimasta strettamente manuale e creativa.

Annamaria Cammilli Firenze: nel vostro marchio avete dedicato spazio anche a Firenze, questo significa un legame speciale con la vostra città?

Vivere e lavorare a Firenze significa respirare ogni giorno l’arte, la bellezza, l’armonia del Rinascimento e delle sue forme. A Firenze l’incredibile stimolo creativo che proviene dalle grandi opere del passato si somma a un’importante tradizione di artigianato e alta moda, che ci ispira a ideare creazioni dal design eclettico e contemporaneo. Non a caso è davanti al simbolo della città, Palazzo Vecchio, che si trova il nostro Flagship store. Di legame col territorio parla anche la nostra speciale confezione fatta in pietra di alabastro di Volterra, che permette a ogni nostro cliente di portare sempre con sé un piccolo pezzo di Toscana.

Camillini

Come nascono i gioielli Annamaria Cammilli e cosa li rende unici?

I fattori principali che distinguono le nostre collezioni sono il design con forme e volumi straordinariamente tridimensionali, caratteristica che le rende molto scultoree, e la speciale finitura dell’oro in colori molto speciali. Il metodo della cera persa, poi, prevede che tutti i gioielli siano realizzati per la prima volta manualmente, con una forte incidenza artistica e senza ausilio di tecnologia. Poi grazie a degli stampi l’originalità delle nostre forme può essere riprodotta in grandi quantità e con la microfusione trasformati in oro 18 carati. Oggi il pubblico apprezza molto questo, ricerca e privilegia il lavoro artigianale ma spesso non è disposto ad accettare imperfezioni dovute al limite dell’artigianalità. Questo nostro metodo ci consente di avere in tutte le boutique un oggetto con le stesse caratteristiche e valori artigianali ma senza imperfezioni o differenze.

Ci dica qualcosa di più di Aetherna e delle vostre famose otto colorazioni oro.

Aetherna è il risultato di quasi 40 anni di specializzazione, che oggi posiziona il brand Cammilli come azienda leader per questa tipologia di finitura, che ha l’importante caratteristica di non deteriorarsi nel tempo, mantenendo la sua originale qualità anche dopo anni in cui il gioiello viene portato. I colori dell’oro rappresentano un altro aspetto importante, ne abbiamo sviluppati ben otto, che vanno dalle tonalità più consuete del giallo fino ai toni più inaspettati del nero e del beige. In questo modo ogni donna ha la possibilità di scegliere la nuance che più si adatta al tono della propria pelle o semplicemente al proprio look.

Da dove arrivano le ispirazioni per un design così inconfondibile?

Il team creativo, che ancora si arricchisce dell’importante contributo personale di Annamaria Cammilli, prende l’ispirazione esclusivamente dalla natura in tutte le sue forme. Per questo nei gioielli Cammilli non esistono linee geometriche. Un altro contributo d’ispirazione viene poi sicuramente dalla nostra città, Firenze.

La vostra creazione più iconica e la vostra ultima collezione.

La nostra creazione più iconica è sicuramente il nostro anello Dune 914, l’articolo più venduto e più conosciuto in tutto il mondo del nostro brand. Nella nostra ultima collezione, Velaa Color, il design minimale della nota collezione Velaa incontra le vivaci tonalità di rubini, zaffiri, smeraldi e diamanti di diverso colore, creando un elegante abbinamento cromatico e volumetrico con la caratteristica finitura vellutata Aetherna.

Collezione Velaa, Camillini

Le pietre preziose più richieste?

Nel nostro caso sono sempre i diamanti che nelle ultime collezioni sono proposte anche in carature superiori.

Da quanto tempo siete presenti anche a Dubai e cosa significa per voi?

Siamo presenti a Dubai da molto tempo e qui ci sentiamo a casa. Dubai è il ‘meeting point’ del lusso e per un brand di gioielli è sicuramente una vetrina importante.

Ci anticipi un progetto importante per il futuro della vostra azienda.

In questo momento devo sicuramente parlare della nostra nuova Academy. Un progetto innovativo per il settore, che prenderà forma nei primi mesi del 2022 e consisterà nell’apertura di uno spazio vicino alla nostra azienda rivolto esclusivamente alla formazione dei commessi e di tutti gli addetti alla vendita, che sono per noi i primi ‘advisors’ e ‘influencer’ dei clienti e perciò li vogliamo istruire alla perfezione su tutti i nostri prodotti.

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