Emilio Dini Ciacci e Luana Zillio di Archiade Atelier

Mobili di lusso e illuminazione al Dubai Design District

Quando è nato il progetto Archiade a Dubai?
Nel 2004 abbiamo aperto un ufficio di progettazione e realizzazione di progetti residenziali e commerciali chiavi in mano. Per noi italiani, sostenitori del Made in Italy, è stato facile affrontare il mercato in quegli anni.Poi per far fronte alla crescente concorrenza, nel 2018 abbiamo aperto uno showroom di mobili di lusso nel Dubai Design District insieme ad alcune aziende italiane; in pochi anni il Dubai Design District è diventato l'hub di riferimento per i Paesi del Golfo nell'interior design, nella moda e nell'arte. Oggi continuiamo a fare progetti, grazie alla nostra esperienza e alla fedeltà dei nostri clienti, ma lo showroom dà la possibilità ai nuovi clienti di toccare con mano la qualità dei prodotti che offriamo.

Qual è l'elemento che rende il progetto Archiade unico nel panorama emiratino?

Nessuno secondo noi è unico, ma la nostra esperienza, serietà e conoscenza del mercato ci aiutano molto.

Cosa si aspettano gli emiratini dal Made in Italy?

Gli emiratini sono entusiasti del Made in Italy in tutte le sue espressioni. Alcuni si lamentano dei costi elevati, ma spesso ciò è dovuto alla difficoltà di riconoscere le qualità intrinseche del prodotto. Amano il cibo, la moda, l'arte, il design, le automobili e apprezzano la tecnologia. L'Italia è una delle mete preferite per le loro vacanze invernali ed estive, dove amano fare shopping.

Quali sono le tendenze attuali dell'interior design negli Emirati?

In passato dominava uno stile classico, ora le nuove generazioni amano lo stile contemporaneo, soprattutto a Dubai. Abu Dhabi e gli altri Emirati hanno ancora una forte preferenza per il classicismo.

I suoi tre luoghi preferiti a Dubai?

Le Emirates Towers, un ottimo esempio di architettura e finitura dei materiali (ci abbiamo vissuto e lavorato), la zona di Dubai Downtown, anche se sta diventando un po' caotica, e Bastakia, la città vecchia.