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Sfilata Armani, Dubai

text Teresa Favi

13 Dicembre 2021

Giorgio Armani sfila a Dubai

Il famoso stilista torna a Dubai, in concomitanza con l’Expo, per festeggiare i 10 anni degli Armani Hotel

“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare” è una delle frasi più celebri di Giorgio Armani, il primo tra gli stilisti italiani che ha saputo dialogare con il mondo e con i tempi, e compreso quanto fosse importante creare valore nel lusso anche al di là della moda stessa. Essere ‘ricordato’ nelle occasioni importanti, in ogni ambito della vita. 

Nel 2010 nei primi 39 piani del grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa, un ago puntato contro il cielo con i suoi 829,8 metri e 160 piani, King Giorgio inaugurava a Dubai il suo Armani Hotel

Giorgio Armani

Dieci anni dopo (+1, causa stop da pandemia) in concomitanza con Expo 2020, i riflettori di Dubai hanno illuminato la passerella di una sfilata speciale e di una serata indimenticabile, la One Night Only, giunta nella città di smeraldo della penisola araba dopo Londra nel 2006, Tokyo nel 2007, Pechino nel 2012, Roma e New York nel 2013, Parigi nel 2014, per festeggiare il decimo anniversario dell’apertura degli Armani hotel di Milano e Dubai.

Dubai showLe sfilate erano un medley delle collezioni Giorgio Armani uomo e donna per la primavera/estate 2022 e una selezione di look Giorgio Armani Privé haute couture dell'autunno/inverno 2021/22

Cosa prova pensando a questa magica sinergia di eventi?

“L’Expo rappresenta, da sempre, un grande impulso per l’inventiva umana. L’ho vissuto in prima persona a Milano, in concomitanza con l’inaugurazione di Armani/Silos (lo spazio che racchiude l’intera opera creativa di Giorgio Armani, ndr). Ora sono a Dubai, di nuovo all’Expo, ma con l’occasione di festeggiare i dieci anni del mio hotel con un evento speciale”. 

Con la One Night Only Dubai Armani ha lasciato bene impresse nell’emirato le sue iniziali GA, anche se la sua presenza è già molto forte nella sfavillante metropoli sul mare. L’87enne stilista, infatti, possiede qui una nutrita serie di punti vendita, compreso il flagship Giorgio Armani permanente nel Dubai Mall. La punta di diamante resta comunque l’Armani Hotel che, con le sue futuristiche linee curve e le pareti di cemento lucidato, proprio quest’anno festeggia undici anni di attività. 

Dubai showDubai show

Da tempo il suo stile fatto di linearità e sintesi, ricco di tocchi preziosi ha conquistato il Middle East. Quanto questo è d’impulso alla sua creatività? 

“Sono felice e orgoglioso di essere qui. Il Medio Oriente è la culla di un nuovo concetto di lusso, sinonimo di continua evoluzione e sperimentazione che attinge ancora alle radici e alla magia di una cultura ricca e profonda in grado di dare vita a nuova energia creativa”. 

E la One Night Only Dubai ha ribadito questo legame speciale con una sfilata di 110 look diversi che era un medley delle collezioni Giorgio Armani uomo e donna per la primavera/estate 2022, allungata in una chiosa scintillante di Alta Moda Giorgio Armani Privé della collezione Shine autunno/inverno 2021/22. Lo show è stato un successo memorabile: la passerella luminosa si snodava sinuosa lungo il perimetro curvilineo dell’hotel mentre le luci della metropoli e quel lago artificiale animato da giochi di fontane facevano da sfondo. Le palme metalliche stilizzate erano la quinta scenica della sfilata mentre la parola ‘mare’ tornava come un fil rouge nella colonna sonora tutta a base di pezzi italiani. Tra le superstar in prima fila c’erano l’attore britannico Clive Owen, Lily James la famosa Lady Rose MacClare di Downton Abbey, Sharon Stone con il ritratto dello stilista sul vestito, Jurnee Smollet famosa interprete della serie tv Cosby, la supermodella statunitense Taylor Hill e Marcell Jacobs l’uomo più veloce del mondo. Era presente anche Chris Martin frontman dei Coldplay che, dopo l’uscita lo scorso 15 ottobre del nuovo album della band Music of the Spheres, si è esibito a sorpresa in una performance after party di fronte ai più di 400 ospiti, tra cui anche dignitari e famiglie importanti degli Emirati Arabi Uniti e del Regno dell’Arabia Saudita come Raya Abirached, Hanan Sobati, Diana Haddad, Nahla Al Fahad, Raja Al Gurg.      

Un evento grandioso, indimenticabile, ma concepito in maniera responsabile. 

Un momento memorabile all'Armani Hotel Pavilion di Dubai mentre le luci della metropoli hanno fatto da sfondo ai 110 look che sono emersi sulla passerella

Oggi la sostenibilità è imprescindibile anche nella moda? 

“L’impennata d’interesse per una moda più sostenibile ci ha colpiti tutti di sorpresa, spingendoci ad accelerare. Non è facile fare questo lavoro rispettando certi limiti, ma è necessario”

Con questa consapevolezza, Giorgio Armani ha voluto una produzione più leggera possibile: materiali riciclabili, luci a led, auto ibride o elettriche per gli ospiti, e le emissioni di carbonio compensate tramite progetti a supporto della natura, visto che gli ospiti hanno comunque volato da ogni angolo del globo. È un primo passo, certo, ma ben ponderato: un modo per pensare un futuro diverso. Oltre a rafforzare l’idea di progresso e sostenibilità, tra i temi bandiera di Expo 2020, l’evento ha mostrato ancora una volta il legame dello stilista con la città di Dubai, al punto che, negli stessi giorni Armani ha ricevuto il Golden Visa, un visto di residenza di 10 anni nell’Emirato, per il suo contributo al Paese. 

Sharon Stone e Giorgio Armani

Chris Martin e Giorgio Armani

Che cosa rende Dubai così attraente in questo momento? 

Credo che Dubai sia un luogo davvero dinamico, una città veramente moderna con un’enorme energia. Amo lo stile di vita metropolitano e quando una città attira davvero attenzione, investimenti e affari, diventa una calamita per persone interessanti. C’è un aspetto di Dubai che è molto Armani e somiglia al mio carattere, una qualità che ci accomuna: è senza dubbio un luogo proiettato al futuro, in rapido movimento, dove l’immaginazione non conosce limiti. Niente e nessun luogo può essere paragonato alla meraviglia di Dubai, concepita e cresciuta con il solo scopo di stupire il mondo”. 

Marcell Jacobs

Parlando di futuro, cosa prevede per la moda? 

“Difficile fare previsioni, ma credo sia in atto un percorso di osmosi: la gente ha sempre più voglia del bello e basta, senza distinzioni geografiche o culturali. Se una cosa piace la si usa, a prescindere da origini e intenti. Ne sono felice”.

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