Nel mondo di Palazzigas Events

Simone Casiglia, direttore generale della società, ci racconta il mondo degli eventi internazionali più esclusivi

Dietro grandi eventi c’è sempre una grande regia. È in questo che è specializzata Palazzigas Events, società nata a Roma, con sede anche a Dubai, firma di molti dei più esclusivi e importanti eventi internazionali allestiti in location di rara bellezza. Non ultima la famosa sfilata di Giorgio Armani a Dubai, che si è unita a un lungo portfolio fatto di raffinati dinner e party commissionati da altri prestigiosi brand di alta moda, come alcuni fashion show e gala voluti da Fendi, ma anche da noti nomi del cinema, delle case automobilistiche di lusso e di grandi multinazionali. Ci siamo fatti raccontare questo universo di stupore e eleganza dal Direttore Generale Simone Casiglia.

Simone Casiglia, direttore generale e partner di palazzigas events

Qual è il fil rouge del vostro stile?

Abbiamo fondato la Palazzigas Events nel 2007, con la fusione delle event unit di Palazzi Agency e Gas Communication: due realtà specializzate in logistica, comunicazione e relazioni pubbliche. Questo incontro ci ha consentito di creare un gruppo altamente strutturato, grazie al quale riusciamo a offrire una completezza di servizi ai nostri clienti. Ci accomuna da sempre la volontà di celebrare il nostro Paese: l’Italia fa parte del nostro DNA, ci insegna quotidianamente cosa significhino qualità e bellezza.

Qual è il segreto per sorprendere il pubblico?

Progettare un evento per noi significa raccontare una storia e metterla in scena. L’empatia e il legame che instauriamo con i nostri clienti ci permette di leggere le loro più sottili esigenze, capirne le visioni. Sono l’attenzione ai dettagli e la cura minuziosa dei particolari a stupire la nostra audience. Idee fresche ed esecuzione esperta.

Vigna Barberini, a Roma, a due passi dal Colosseo

Come si traduce in tutto questo il concetto di made in Italy?

Il marchio Made in Italy è sinonimo di perfezione nei dettagli, ricerca, eleganza e stile. Questo corrisponde esattamente al nostro modo di pensare gli eventi: cerchiamo sempre di soffermarci su quelle sfumature e su quei particolari che possono fare la differenza, grazie a maestranze che sono delle vere e proprie eccellenze italiane. Uno stile e una creatività particolarmente apprezzati anche negli Emirati Arabi. Motivo per il quale abbiamo scelto di fondare la nostra seconda sede proprio in Dubai.

Da quali esperienze proviene la scansione serrata che caratterizza i vostri eventi?

Con le rispettive storie delle nostre sister company, abbiamo raggiunto un bagaglio di 25 anni di esperienza nei campi della progettazione e produzione, della logistica e delle pubbliche relazioni.  Ritmo e tempo sono senz’altro dei fattori dominanti del nostro lavoro: tutto deve scorrere in maniera perfetta ed estremamente naturale, al punto che gli ospiti non devono percepire la nostra presenza in scena. Per far ciò, tutte le nostre idee rispondono a una minuziosa analisi di fattibilità.

Da sinistra: Francesco Palazzi (Presidente e partner), Simone Casiglia e Giampaolo Rossi (CEO e partner)

Come individuate l’interpretazione migliore di un ambiente?

La ricerca di esclusive location, capaci di raccontare la bellezza e l’unicità del nostro Paese, è uno dei processi fondamentale nel nostro metodo di progettazione. Siamo abituati a lavorare in location di rara esclusività e particolarmente delicate, il nostro compito è quello di risaltarne la bellezza, rispettarne la natura e far vivere ai nostri ospiti un’esperienza unica all’interno di esse.

Quali sono gli eventi e le location che più avete amato tra quelli realizzati finora?

Ricordiamo sempre con orgoglio le sfilate di haute couture e le relative gala dinner che Fendi ci ha commissionato a Roma: tra le memorabili ci sono quelle della terrazza del Pincio e di Vigna Barberini, al Colosseo. Per quanto riguarda gli Emirati Arabi la mente corre subito a Giorgio Armani, con la One Night Only 2021 tenutasi a Dubai.

La perfetta situazione comunicativa?

Gli eventi sono diventati a tutti gli effetti uno strumento di comunicazione integrata: è un tassello di una strategia molto più ampia. Quando la comunicazione raggiunge la perfezione? Quando le emozioni diventano ricordi. Se riusciamo a rimanere nella memoria dei nostri ospiti possiamo dichiarare di aver trionfato. Potremmo definirci degli ingegneri delle emozioni.

Negli ultimi tempi il modo di creare relazioni tra gli esseri umani ha subìto dei mutamenti, ma più che mai abbiamo riscoperto l’importanza dell’esperienza dal vivo. Quale sarà il futuro?

Ormai quando si parla di evento, si fa sempre più riferimento alla definizione ‘live communication’. Mai definizione è stata più calzante. Il carattere sociale degli eventi resterà di peculiare importanza, ma certamente la forte inserzione del digitale causata dal fenomeno storico che abbiamo vissuto, sarà un plus inevitabile per il nostro settore. Ci aiuterà a creare più desiderabilità rispetto a un prodotto che nasce per essere vissuto da pochi eletti. 

La One Night Only 2021 di Giorgio Armani a Dubai

Come avete vissuto dunque questa ripartenza?

Abbiamo portato avanti la progettazione di diversi eventi durante la pandemia, tra questi la One Night Only Dubai di Giorgio Armani: eravamo già in piena produzione quando lo Stato chiuse i confini e spense le luci di tutti gli spettacoli. Riuscire a rimetterla in scena, raggiungendo un così grande successo, significa moltissimo per noi. Di particolare rilievo è stata anche la scoperta della sostenibilità: possiamo definirlo come il primo di una serie di eventi votati alla sensibilità ambientale. 

In che senso?

Insieme al brand abbiamo optato per una produzione il più possibile leggera, per cercare di ridurre al minimo l’impatto ambientale: materiali riciclabili, luci a led, auto elettriche per gli ospiti, emissioni di carbonio compensate con investimenti in natura... Una conferma sulla consapevolezza collettiva del futuro, dato che la nostra agenzia è già impegnata da tempo nel processo di gestione e organizzazione di eventi sostenibili in linea con la ISO 20121.