text Francesca Lombardi
Oblong Contemprary Art Gallery, ponte culturale Italia e Emirati
Una galleria d'arte italiana impegnata principalmente nella promozione dell'arte contemporanea
Oblong Contemprary Art Gallery è una galleria con sede a Forte dei Marmi e Dubai. Le fondatrici Emanuela Venturini e Paola Marucci sono entrambe italiane e sono cresciute immerse nella scena artistica italiana, l’arte e la scultura fanno parte del loro Dna. “L’abbiamo fondata io ed Emanuela. Condividevamo entrambe una passione sfrenata per l’arte anche se con formazioni diverse. Emanuela è un architetto con una lunga esperienza nell’interior design, sensibile verso l’arte e gli artisti. Io vengo dal mondo dell’economia, ma quando mi sono trasferita a Pietrasanta in Toscana (centro internazionale di produzione artistica vicino alle famose cave di marmo bianco di Carrara e alla nota località balneare di Forte dei Marmi, in Versilia, dove ha sede la galleria italiana, ndr.), mi sono immersa nel mondo della scultura e degli artisti, e nel tempo ho adattato le mie competenze al contesto creativo del quale ero circondata” ci racconta Paola Marcucci ripercorrendo gli inizi.
Oltre la scultura, la passione condivisa di Paola e Emanuela si rivolge allo scambio interculturale, alla base della filosofia della Galleria: “Amiamo affiancare ai grandi artisti internazionali (come Jimenez Deredia, Gustavo Velez, Stefano Bombardieri, Antonio Nocera) giovani talenti (Seerero Pop Art, Roberta Diazzi) che con le loro rispettive tecniche stanno contribuendo ad arricchire la nostra offerta artistica”. Dopo Forte dei Marmi, lo sbarco a Dubai nel 2019 sulla Bluewaters, con l’obbiettivo di avvicinare la cultura italiana e quella degli Emirati attraverso un ponte ideale che unisse pensieri e manifestazioni artistiche. “Il linguaggio dell’arte è universale e attraverso l’arte si è sempre realizzata con facilità l’integrazione tra i popoli – ci spiegano le galleriste con entusiasmo – La cultura minimizza ogni tipo di differenza tra le persone, colma le distanze e ci avvicina. Osservando un dipinto o una scultura si può capire il significato e l'interpretazione anche se l'artista parla un'altra lingua.”
E proprio attraverso l’arte le due regioni, il Medio Oriente e l'Europa, hanno un'opportunità e uno scambio culturale notevole: “I collezionisti sono attratti da opere che suscitano emozioni – come ci spiega Paola - Io sono un gallerista ma anche un collezionista. Capisco che è quando ci si trova davanti a un'opera d'arte che si prova un'attrazione irresistibile che entra nel cuore e nell'anima. Per questo motivo, ritengo che i clienti del Medio Oriente e dell'Europa si assomiglino e che non ci siano differenze”. È infine innegabile il fascino che suscita l’Italia nel settore artistico, con una presenza costante che risale al Medio Evo e esplode nel Rinascimento. Un made in Italy consolidato dove si fondono ricerca continua e radici: “Ciò che Oblong sta cercando di evidenziare e costruire è la tradizione italiana nella produzione e nella lavorazione del marmo e del bronzo, che è caratteristica di molte città italiane, tra cui Pietrasanta e Carrara, dove si trovano le cave di marmo di Carrara, e queste lavorazioni racchiudono storie interessanti e uniche dietro migliaia di opere d'arte ma anche di artigianato”.
