Alessio Belloni porta la Cinque Terre a Dubai

L'architetto milanese con studio a Sharjah ci racconta il nuovo progetto a Khorfakkan

Portare lo stile e l’attitudine Made in Italy nel mondo. Questo è ciò che sta facendo da 40 anni l’architetto Alessio Belloni, che dopo la laurea al Politecnico di Milano ha aperto il suo studio, prima nel capoluogo lombardo, da dove ha creato progetti per tutta Europa, ma anche Cina e Stati Uniti, poi nell’Emirato di Sharjah. Qui ha realizzato il primo di una lunga serie di progetti negli Emirati, che lo hanno reso un architetto affermato nel mondo arabo, in particolare nel settore del lusso. Lo intervistiamo ‘alla vigilia’ dei lavori del suo nuovo progetto a Khorfakkan, un intervento estremamente ambizioso, di 500.000 metri quadri, ispirato alle Cinque Terre.

Quando ha realizzato il primo progetto negli Emirati?

Sono arrivato negli Emirati circa 25 anni fa per il progetto di interior design del Palazzo Reale di Sharjah. Un’architettura preesistente, ma di cui andavano completamente ridefiniti gli spazi interni. Mi sono occupato personalmente della parte maschile, incluso il piano interrato con piscina, sauna, bagno turco... Per una superficie complessiva di circa 15.000 metri quadri, circondata da un’area desertica di un milione di metri quadri, a cui si unisce in maniera continuativa grazie a un prato all’inglese che conserva il sinuoso movimento delle dune, con spettacolari fontane e grandi vasche d’acqua.

Cosa significa progettare negli Emirati Arabi Uniti?

Significa competizione e creatività. La prima perché si tratta di un luogo dove tutto il meglio è già stato espresso, per cui la sfida è superarsi continuamente, proponendo sempre qualcosa di più. Compito molto arduo. Ecco perché entra in gioco la creatività che va espressa al meglio.

Cosa amano di più gli emiratini della cultura italiana?

Il nostro lifestyle, che prima era rappresentato dallo stile classico, mentre ora
le nuove generazioni preferiscono un’attitudine più moderna e contemporanea.

Come nasce l’idea di portare un ‘pezzo delle Cinque Terre’ a Khorfakkan?

Dopo una visita in Liguria i committenti sono rimasti molto colpiti dal suo fascino
e hanno pensato che le loro ‘montagne’ si adattassero bene alla creazione di un
villaggio ligure. Su mio consiglio abbiamo aggiunto la componente del mare,
avvicinandoci al concetto di un borghetto come Portofino e Riomaggiore.

Non una copia, ma un concept. Cosa trasmetterà di questa terra a Khorfakkan?

Con questo progetto portiamo un pezzo di Italia negli Emirati, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche come moda, food e in generale il mood di questi luoghi, tanto apprezzato negli Emirati come nel resto del mondo.

Come si svilupperà?

Intorno a due strade principali, una a monte e una a mare. Da una boulevard centrale si dirameranno due ali di edificio che seguono il movimento della montagna. Sotto questi edifici boutique e ristoranti. Mentre la spiaggia sarà a uso di due hotel di lusso.

Quando partirà indicativamente la costruzione?

Speriamo con l’inizio del prossimo anno.

Dubai è una destinazione unica per gli amanti dell’architettura contemporanea. La sua
top list degli imperdibili?

Senza dimentica che a fino a marzo Dubai ospita Expo 2020, sicuramente un’occasione da non perdere, è d’obbligo una visita al Burj Khalifa, noto come l’edificio più alto del mondo. Intorno a questo il The Dubai Mall, dove trovare tutti i brand più esclusivi. Poi il quartiere di Dubai Marina e Palm Island, infine l’hotel Jumeirah Al Qasr con i suoi corsi d’acqua e il Souk Madinat Jumeirah. Uscendo da Dubai e andando nella vicina Abu Dhabi ci sono la Gran Moschea dello Sceicco Zayed e il Louvre, due architetture molto diverse ma ugualmente spettacolari.