Marco Palmieri, amministratore delegato dell'azienda Il Gruppo Piquadro

Tra stile e sostenibilità

L'idea di Piquadro le è venuta quando era un giovane e ambizioso studente di ingegneria. Perché ha scelto questo nome per la sua azienda?

Piquadro significa "P al quadrato", dove P sta per il mio cognome, Palmieri, e per pelletterie (prodotti in pelle). Sono sempre stato molto appassionato di matematica, quindi quando ho creato il mio marchio ho pensato che questo nome sarebbe stato perfetto.

Quali sono i valori della sua azienda?

La combinazione di design e prestazioni con la vera artigianalità italiana, l'uso di pelli pregiate e l'attenzione ai dettagli.

Sostenibilità: quanto è importante per il suo gruppo?

Il Gruppo Piquadro è fermamente impegnato a promuovere l'innovazione sostenibile. I nostri primi progetti di responsabilità sociale sono stati avviati già più di dieci anni fa con l'obiettivo di promuovere la diversità. Poi abbiamo iniziato ad adottare pratiche verdi per la progettazione dei nostri prodotti. Infine, abbiamo avviato un progetto per sostenere le nostre comunità montane e compensare le emissioni di carbonio dell'intero gruppo.

Nel 2018 il gruppo Piquadro ha acquisito il marchio Lancel. Cosa ha determinato questa scelta?

Un anno e mezzo prima di acquisire Lancel, ho avuto l'opportunità di acquisire The Bridge, una storica casa di pelletteria di Firenze. L'acquisizione di Lancel è stata per noi una grande opportunità per aggiungere al gruppo un prestigioso marchio francese di borse da donna, consentendo sinergie più consistenti e un potenziale di crescita per i tre marchi.

Lancel esiste fin dalla Belle Epoque. Secondo lei, qual è la ragione della sua longevità?

La prima boutique Lancel è stata fondata nel 1879. Il suo soprannome era Au Phénix (la fenice) e oggi, quasi 150 anni dopo, penso che non avrebbe potuto avere un nome migliore. Proprio come l'uccello mitologico, Lancel ha la capacità di rinnovarsi, di rinascere attraverso le stagioni e i secoli.