La Dubai di Fabio Grilli

La nostra intervista al direttore del Design nel dipartimento di Development ad Emaar

Di cosa ti occupi?

Curo la gestione di tutto il processo progettuale per conto della committenza: dall’ideazione del concept alla supervisione dei consulenti coinvolti nello sviluppo del progetto di dettaglio.

E’ un lavoro impegnativo?

In questo momento di grande fervore nel settore immobiliare abbiamo decine di progetti in corso d’opera negli Emirati Arabi e non solo, da grattacieli, edifici ad uso misto, quartieri di ville e progetti speciali.

La soddisfazione più grande?

Dal 2013 ad oggi ho assistito a una grande quantità di progetti che hanno trasformato lo skyline della città, con il vantaggio di poterne registrare la valutazione dei fruitori stessi visti i rapidi tempi di esecuzione.

Il progetto di cui vai più fiero?

E’ il distretto di Dubai Creek Harbour: 7,3 milioni di metri quadri di cui 700 mila destinati a parchi e spazi pubblici, 60 mila a funzioni culturali, 900 mila ad aree commerciali, 5.800 unità abitative, 24 hotel e molte altre destinazioni che fanno di questa area una nuova centralità urbana e oltre.

Essere Italiano è un valore aggiunto?

Il vero valore aggiunto è essere cresciuti circondati dalla bellezza dei nostri spazi urbani, paesaggistici e culturali in genere.

Quali sono le opere architettoniche nate dai principi sostenibili più spettacolari e interessanti a Dubai?

Un progetto particolarmente emblematico nato da questi presupposti è il MBR Solar Park: un’ area di 77Km2 di pannelli fotovoltaici con un un centro di innovazione e ricerca su temi della sostenibilità energetica, il più grande al mondo.

La tua Dubai in una manciata di indirizzi tra architettura, arte, design e food.

Sicuramente il DIFC pieno di gallerie d’arte e ristoranti da Ciprian a Zuma, fino ad Amazonico. Un indirizzo per chi ama architettura, design e arte più defilato rispetto al circuito turistico, è Alserkal Avenue: capannoni industriali trasformati in gallerie d’arte, atelier di design, spazi culturali. Per apprezzare l’architettura tradizionale suggerirei Bastakiya: primo nucleo abitativo di Dubai, accuratamente restaurato per ospitare laboratori artigiani, ristoranti, mercati, con una suggestiva vista sulla laguna di Dubai nella cornice della città vecchia.