text Virginia Mammoli
L’arte dell’ospitalità di Ermanno Zanini
La nostra intervista al General Manager del Burj Al Arab e vicepresidente regionale di tutti gli hotel e resort Jumeirah
Da General Manager del Capri Palace Hotel - oggi parte del gruppo Jumeirah -, a Dubai, come GM del Burj Al Arab. Cosa ha portata con sé dell’esperienza caprese?
Oltre ad essere situati in luoghi noti per essere destinazioni ‘glamour’, entrambi hanno anche un profondo legame con la cultura e la storia a cui appartengono. Così come il Capri Palace, non è solo un albergo, ma un piccolo universo di valori, passioni e sogni, in cui gli ospiti riscoprono il valore della vera accoglienza.
Com’è vista l’ospitalità italiana dagli emiratini?
L’ospitalità italiana è molto apprezzata negli Emirati Arabi Uniti, poiché la sua natura calorosa si sposa perfettamente con l’ospitalità locale, che è accogliente e sincera. Amano inoltre la moda italiana, il design, l’architettura, l’artigianato, il cinema, l’opera e la gastronomia. In una parola: la Cultura. Lo stile e i prodotti italiani sono sinonimo di elevati standard di qualità. Lo abbiamo visto con il pop-up store di Gucci sulla nostra famosa terrazza, che celebra il centenario della Maison, così come con il nostro ristorante italiano Pierchic a Jumeirah Al Qasr, diretto da Beatrice Segoni, uno dei più celebri chef di Firenze.
Che novità ha portato col suo arrivo al Burj Al Arab?
Al Burj Al Arab Jumeirah abbiamo infatti iniziato una collaborazione con Galleria Continua aprendo un’Art Gallery e con Lorenzo Fiaschi abbiamo inaugurato una bellissima personale del grande artista Anish Kapoor. Attraverso collaborazioni uniche come questa, invitiamo i nostri ospiti ad abbracciare esperienze nuove e coinvolgenti che lasciano un ricordo duraturo. Di recente abbiamo lanciato anche Inside Burj Al Arab, un nuovissimo tour dell’hotel guidato da un maggiordomo, che consente di scoprire le meraviglie di questo iconico punto di riferimento.
Prossimi progetti?
Dopo il successo di SAL, il beach club e ristorante mozzafiato situato nella terrazza e del ristorante gastronomico Al Muntaha guidato dallo Chef Saverio Sbaragli, annunceremo presto una serie di nuove esperienze culinarie. Tra questi, un nuovo esclusivo club-ristorante che ospiterà un magnifico acquario insieme ad alcune opere dell’artista Fabrizio Plessi, nonché un nuovo American Sky Bar situato al 27° piano.
